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L’Anello dei Borgia

Il percorso cicloturistico de L’Anello dei Borgia

Domenica 23 giugno 2019 è stato inaugurato il percorso cicloturistico dedicato a Lucrezia Borgia, la duchessa più famosa di Ferrara, con taglio ufficiale del nastro da parte del sindaco di Voghiera, Paolo Lupini.

M. Migliori, FIAB-Fe, Paolo Lupini Sindaco di Voghiera, M. Zocchi CAI Castelfranco Emilia e B. Bolognesi CAI Argenta
M. Migliori, FIAB-Fe, Paolo Lupini Sindaco di Voghiera, M. Zocchi CAI Castelfranco Emilia e B. Bolognesi CAI Argenta

Perché dedicare proprio a Lucrezia Borgia un percorso cicloturistico?

Non solo le ricerche e il fiorire di recenti opere attorno a questa figura ma anche la indiscussa popolarità del nome tra i non addetti agli studi storici veri e propri, hanno portato l’Amministrazione comunale a chiedere ad Historia S.n.c. (società mandataria della gestione del Museo Civico di Belriguardo) di intraprendere uno studio di fattibilità inerente un percorso che potesse promuovere tutta quella fascia di territorio sulla quale a tutt’oggi insistono tre delle più celebri delizie estensi rinascimentali: Belriguardo, Benvignante e Verginese, oggi tutte Patrimonio UNESCO nell’ambito delle Delizie Estensi.

Belriguardo, prima reggia estiva di una signoria in Europa, fu sicuramente il palazzo più amato dalla duchessa, come si legge nella lettera di Bernardino Prosperi (ambasciatore dei Gonzaga a Ferrara): “Non se è mossa da Belriguardo dove se intende che Lei (= Lucrezia Borgia) sta multo volentieri“.

Il Verginese, in origine struttura agricola, venne regalato da Alfonso I a Laura Dianti, sua amante dopo la morte della Borgia. Quest’ultima, trasformò poi la casa di contadini in una sorta di piccola reggia rinascimentale.

Benvignante, voluto da Borso d’Este, venne regalato dal duca a Teofilo Calcagnini, suo uomo di fiducia.

Il percorso passa anche per Consandolo, proprio nei pressi del luogo dove sorgeva l’omonima delizia, ingrandita ed abbellita da Ercole II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia

Alcuni dei partecipanti all'inaugurazione dell'Anello dei Borgia
Alcuni dei partecipanti all’inaugurazione dell’Anello dei Borgia

Nel 2019, inoltre, ricadeva la ricorrenza dei cinquecento anni dalla morte della duchessa: l’ideazione del percorso cicloturistico è maturata pertanto all’interno di una più articolata programmazione di eventi per celebrare questa figura femminile universalmente conosciuta (anche se spesso, in una versione molto lontana dalla realtà).

L’idea di unire in un unico percorso tematico alcune residenze appartenute alla casa d’Este, era già stata avanzata anche in passato: l’originalità della proposta di Historia è stata però quella di collegare questi palazzi alla figura storica di Lucrezia Borgia (da utilizzare quasi come un vero e proprio brand storico) e implementare sul territorio interessato un “processo” virtuoso in cui il turismo eco-sostenibile si traduca in una vera opportunità – anche economica – per quest’area.

L’offerta di un prodotto di questo tipo – che comunque dovrà essere ancora arricchito e perfezionato – è indirizzata principalmente a quella tipologia turistica che non soltanto predilige l’aspetto culturale del viaggio ma che ama il contatto con la natura (l’Anello dei Borgia offre molteplici possibilità di collegamento con altri itinerari ciclo-pedonali nelle zone limitrofe) e che è ben consapevole di quali siano le parti di un territorio che devono essere privilegiate durante il viaggio.

Belriguardo e la tabella dell'Anello
La torre d’ingresso alla reggia di Belriguardo con la tabella dell’Anello

Attraverso il cicloturismo, è infatti possibile visitare i luoghi in una maniera completamente diversa, dove la priorità viene conferita alle risorse del paesaggio e alle sue bellezze e unicità ambientali, oltre che storiche e culturali.

L’ altro obiettivo a cui si vuole tendere, è quello di far circolare meglio i flussi turistici, per valorizzare quelle zone considerate a torto marginali. E’ notorio che ad oggi, i poli di maggior attrazione turistica della provincia ferrarese – a parte la città di Ferrara – sono l’asta fluviale del fiume Po (per quanto riguarda il cicloturismo) e la costa con i suoi lidi.

I potenziali benefici effetti di ritorno sui comuni interessati dell’Anello dei Borgia, dovranno poi essere opportunamente trasmessi anche alle attività ricettive presenti sul territorio e in generale, agli operatori economici, in modo tale che la percezione delle opportunità insite in questa nuova occasione, si possa tradurre in azioni concrete da parte di tutti i soggetti interessati con un auspicabile coinvolgimento del tessuto economico, al fine di creare una vera e propria filiera turistica (comprese quelle imprese anche “familiari” di prodotti tipici locali).

L’itinerario, già tabellato e segnalato, è percorribile sia dal cicloturista più allenato sia da quello che predilige invece un ritmo più moderato, un percorso davvero alla portata di tutti e senza difficoltà tecniche, che consente quindi a chiunque di completare il tragitto con comodità e far ritorno al luogo di partenza in giornata (usufruendo anche del treno nelle stazioni di Portomaggiore, Montesanto e Consandolo in pieno accordo così con il principio sempre più riconosciuto e praticato di una mobilità ecosostenibile).

L’idea di Historia è stata recepita e fortemente sostenuta da un gruppo di lavoro composto prima di tutto dal sindaco di Voghiera, Paolo Lupini, che rapportandosi con i suoi colleghi di Argenta (Andrea Baldini) e di Portomaggiore (Nicola Minarelli) ha agevolato la realizzazione del progetto originario.

Il positivo riscontro di questa proposta turistica, non si sarebbe potuto verificare se fin da subito non si fosse allargato il “tavolo di lavoro” anche ad alcuni di quegli esponenti del mondo dell’associazionismo che da sempre operano per promuovere non solo la valorizzazione ma anche la salvaguardia del territorio, dell’ambiente e in generale, quel turismo lento che è uno dei presupposti fondanti dell’Anello dei Borgia.

Un tratto alberato dell'Anello dei Borgia
Un tratto alberato dell’Anello dei Borgia

La FIAB di Ferrara (nella persona di Massimo Migliori), la sezione CAI di Argenta (Benedetta Bolognesi) e quella di Castelfranco Emilia (Massimiliano Zocchi), hanno quindi sostenuto fattivamente tutto il progetto sia con preziosi consigli derivati da anni di esperienza nella specifica attività cicloescursionistica (ed escursionistica in generale), sia individuando sul terreno l’itinerario migliore da seguire.

Come già detto in precedenza, il progetto non è ovviamente concluso con la giornata del 23 giugno: adesso si dovrà “rifinire” il percorso e collegarlo a circuiti più vasti, ad esempio con la Via Romea Germanica, alcune tappe della quale si intersecano con l’Anello, in modo tale da garantirne sia la visibilità turistica sia la percorrenza periodica da parte di tutti quei cicloturisti interessati ad un territorio ricchissimo di arte, storia, cultura e gastronomia.

Il percorso in formato .gpx https://drive.google.com/file/d/1Ctw90A9FvTOuCPHUxbWYAANBrSthuBmF/view?usp=sharing
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